Nella vita c’è sempre un’alternativa? Renè Caisse custode di una formula magica che cura il cancro in modo naturale. Una vita dedicata a regalare speranza.
Nel 1922, in Canada nella regione dell’Ontario, René Caisse, capo infermiera in un ospedale ricevette da una paziente la ricetta indiana di una bevanda alle erbe e radici, che risultò essere in seguito un’efficace cura contro il cancro. Due anni dopo infatti Renè ebbe modo di sperimentarla su sua zia, malata terminale di cancro allo stomaco e al fegato. La zia guarì e René in collaborazione con il medico della zia che aveva assistito al processo di guarigione, cominciò ad usare la bevanda su altri malati terminali di cancro. I successi si ripeterono.
I due ne aumentarono l’efficacia rendendola in parte iniettabile e i risultati positivi continuarono. Ma nonostante fosse sostenuta anche da molti altri medici che ne avevano testato la riuscita, la cura della tisana non ebbe vita facile.
Dopo diversi interventi da parte del Ministero della Sanità canadese che ne contrastava la diffusione, in due momenti diversi, un paio di pubblicazioni su riviste famose, che segnalavano la bevanda come una importante scoperta per la cura contro il cancro, permisero all’infermiera di aprire una clinica e di applicare la cura con successo. Inoltre le portarono delle valide collaborazioni con diversi ospedali che attestavano la validità della cura.
Una di queste collaborazioni fu con un famoso medico americano, il dottor Charles Brush, titolare del “Brush Medical Center” di Cambridge, che le promise di diffondere la cura nel mondo intero ad un prezzo accessibile.
Il dottor Brush, arrivò a perfezionare la formula della cura fino al punto che essa non dovette mai più essere iniettata, dando la possibilità ai pazienti di assumere la medicina naturale comodamente a casa propria.
Attraverso i questionari che venivano fatti compilare agli ex-pazienti di René, che verificavano la durata di vita dopo la guarigione, si ebbe la conferma del successo della bevanda contro il cancro.
Purtroppo però la “American Medical Association” invitò Brush a non usare metodi che uscivano dai canali tradizionali, costringendolo a interrompere la sua collaborazione formale con Renè, che continuò comunque in via indiretta, poichè l’infermiera gli forniva la tisana per eseguire i suoi esperimenti.
Successivamente Renè ebbe l’occasione di divulgare la sua cura attraverso una casa farmaceutica la Resperin alla quale affidò la formula della bevanda dopo un accordo che prevedeva l’apertura di cinque cliniche in Canada, per tutti, poveri compresi.
Nel 1978 Renè Caisse morì e di lì a poco il Governo canadese interruppe gli esperimenti della Resperin giudicandoli inutili perchè mal eseguiti e decretando la cura come non idonea per combattere il cancro. Infatti la bevanda, era realizzata male e distribuita ai medici di base in ritardo inoltre mancava una coordinazione del programma che rendesse possibile un controllo sui medici coinvolti.
La bevanda, in Canada non avrebbe mai più potuto essere venduta come medicina.
Nel 1984 il dottor Brush ammalatosi di cancro all’intestino, si curò solo con la bevanda e guarì.
A seguito di un intervista al dottor Brush, realizzata da Elaine Alexander, una giornalista radiofonica, la cura tornò alla ribalta e nel 1996 per renderla accessibile a tutti fu scelto di commercializzarla come prodotto erboristico.
Disclaimer: Questo articolo non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.